La storia di Caorle è indissolubilmente legata alla pesca: a Caorle, la pesca non è solo un'attività produttiva, ma una vera e propria tradizione, tramandata di padre in figlio, che trova le sue origini nella laguna e che solo in seguito si è trasferita nelle limpide acque dell'Adriatico.
LE VELE, LUNGHE STRISCE DI STOFFA BIANCA, CHIAMATE "BOMBASINA" VENIVANO UNITE TRA LORO CON L'AIUTO DI MACCHINE DA CUCIRE AZIONATE A MANO, UNA VOLTA FINITE E ARMATE SU PENNONI DI SOSTEGNO, SI PROWEDEVA ALLA COLORAZIONE, CHE DI SOLITO ERA DI ROSSO, OCRA, GIALLO, ARANCIONE, INFINE SI DISEGNAVA IL SIMBOLO DI FAMIGLIA.
LA TINTURA AWENIVA MESCOLANDO LE TERRE, COME L'ARGILLA, CON L'ACQUA E UN LEGANTE, E IL TUTTO POI STESO CON UNA "SPONXA", SPUGNA NATURALE PESCATA IN MARE. LE FAMIGLIE DI PESCATORI, IMBARCATE SUI PROPRI "BRAGOSSI", LE TIPICHE IMBARCAZIONI A FONDO PIATTO CHE PRIMA DELL'AWENTO DEI MOTORI SOLCAVANO LE ACQUE VICINE ALLE COSTE DELL'ALTO ADRIATICO, ERANO SOLITE DIPINGERE LO STEMMA FAMILIARE SULLA VELA DEL PICCOLO NATANTE, COSÌ DA POTER ESSERE RICONOSCIUTE MENTRE SI TROVAVANO PER MARE.
Il progetto "E Vee Caorlote" nasce dalla volontà dell'Amministrazione Comunale di Caorle di ricordare a tutti i caorlotti ed ai turisti uno degli aspetti che più caratterizzava la pesca a Caorle, prima dell'avvento della modernità.
Un ringraziamento particolare a:
Daniele Barbaro e Romeo Batter per il prezioso lavoro di ricerca storica, aiutati dal contributo di: Carlo Falconera, Amedeo Gusso, Nicodemo Gusso, Gelindo Gusso, Lucia Marchesan, Raffaele Marchesan, Antonio Stef anutto, Diego Stef anutto, Paolo Striuli, Claudio Turchetto, Luigi Valeri.
Ai pittori di Caorle, al Gruppo Artistico "El Rio" e "il Campanile" che in forma totalmente gratuita hanno dipinto le vele, in particolar modo a: Daniele Barbaro, Donino Borin, Dino Bragato, Renzo Canta, Lucia Corazza, Paolo Durizzotto, Alessandra Gusso, Micaela Maran, Torquato Ongaretto.
A Nicola Bragato per aver realizzato l'importante opera di installazione.