Le eccellenze della cucina caorlotta
Moscardino, vongole e canestrello bianco sono sicuramente i tre prodotti ittici più apprezzati della cucina di Caorle nonché ingredienti fondamentali di rinomati piatti tipici e di fortunatissime ricette. Ma ce ne sono molti altri ugualmente eccellenti e che praticamente da sempre contribuiscono al lustro della tradizione gastronomica della nostra terra.
Per esempio le celebri "sardèe in saòr", sardine fritte e messe a macerare con olio, cipolla soffritta, sale e aceto, piatto tradizionale per eccellenza e retaggio della cucina più povera delle antiche generazioni (la “salamoia” come espediente per conservare il pesce anche per i periodi di carestia).
Oppure la zuppa di pesce, il cosiddetto “broéto caorlotto”, una volta pasto principale dei pescatori cucinato anche in barca e che oggi è tra i piatti più richiesti nei locali e nei ristoranti che fanno cucina tipica.
Anche l’anguilla è tra i piatti forti della nostra tradizione, in particolare nella versione "bisàto al spèo" (anguilla allo spiedo), una vecchia ricetta che si lega all’usanza dei pescatori di sezionare le anguille ed infilzarle con lunghi spiedi di legno.
Si tratta di piatti quasi sempre accompagnati da polenta, spesso arrostita sulla graticola, che si affiancano ad altri più recenti ma ormai diventati dei classici anche loro come gli spaghetti con le vongole, con le cozze o con l'astice, il riso ai frutti di mare, con il nero di seppia, con l'anguilla o con i gamberi.
La cucina carlotta però non è solo pesce, festeggiato attraverso eventi che richiamano migliaia di visitatori, ma vanta anche tanti piatti ottimi basati su prodotti tipici di terra ed in ogni caso sempre accompagnati da vini locali che stanno riscuotendo un successo sempre crescente a livello internazionale.
Una nota a sé merita la tradizione gastronomica della vicina Concordia Sagittaria che spazia da un insaccato tipico della tradizione contadina, la “brondua”, alla celebrazione dell’aringa, la “renga”, protagonista indiscussa di una festa cittadina che si ripete ogni anno il Mercoledì delle Ceneri.